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Villa nel Piacentino
committente: privato
anno 1991


La struttura ottocentesca originaria comprendeva un corpo centrale e due ali laterali che giacevano in stato di completo abbandono da oltre 20 anni. Per recuperare l’identità originale, si sono smantellate le numerose sovrastrutture e si sono ricostruiti gli ambienti con lo spirito di inizio ‘800, ripulendo gli affreschi dei soffitti e riprendendo i motivi decorativi, ormai sbiaditi, che ornavano le pareti e dipingendone alcuni ex-novo, tenendo presente il carattere della costruzione e l’epoca. Si sono recuperate le antiche tavelle in cotto del pavimento del salone, aggiungendo alla nuova composizione un decoro a mosaico di tozzetti in marmo non levigati. Gli accessi al piano superiore avvengono all’interno dei volumi delle due ali laterali completamente svuotate: nell’ala ovest si è costruito lo scalone principale elicoidale con pedate massello in pietra “Piasentina” ed alzate in pietra e cotto; la balaustra dello scalone è realizzata utilizzando i vecchi pilastrini in ghisa con basette e corrimano in acciaio inossidabile lucido. L’ampio disimpegno del primo piano distribuisce alla zona notte e alla mansarda del secondo piano che è stata progettata come un’unità abitativa autonoma, intervenendo sulla copertura e ricomponendo lo spazio rigido preesistente per renderlo dinamico e luminoso. Nell’ala est che alloggia i locali di servizio ed in testata l’alloggio del custode, una scala interna ed una esterna conducono alla terrazza di copertura, costruita in sostituzione del vecchio tetto a doppia falda. Anche il giardino è stato riprogettato lasciando agli alberi secolari il ruolo di protagonisti sul semplice prato all’inglese, ridisegnando i percorsi dei vialetti e piantumando nuovi cespugli verdi ed essenze floreali.